HOME

SPETTACOLI

LABORATORI

BIOGRAFIE

FILM

LIBRI

ACCADEMIA

GALLERIA
TESTIMONIANZE
HANNO SCRITTO

CONTATTI

NEWS

 

 

 

 

 

SABBIA PAZIENTE

 di Gioacchino Palumbo

Edizioni Carthago

 

 

Gioacchino Palumbo, da regista, ha diretto magistralmente
questi 'Haiku' occidentali. Memorie oniriche, squarci reali,
tempi tradizionali e moderni, si uniscono, con grazia e
lucidità.
Franco Battiato


Leggendo questo volume sono rimasto senza fiato davanti a
"Quell'inspiegabile impazzire di rondini nel crepuscolo
sospeso sul porto
".
È stato in quel preciso istante che l
'alieno è
diventato fratello e ho cominciato a condividere con
l
'autore i sentimenti di questo suo viaggio intrapreso,

s
'intuisce, molti decenni addietro. E che ci viene narrato
sommessamente, con un fil di voce, in un
'atmosfera di

commovente malinconia... Mi sono riconosciuto nei pensieri
che non si fermano mai, nelle allegrie senza nome.

Giuseppe Lazzaro Danzuso


"e col bastone sottile tatuare sabbia paziente".
E' proprio in tale arcaico gesto il grande mistero del vero
vivere: il vento della vita cancella i segni tracciati sulla
sabbia, rendendoli invisibili sul piano fisico ma
proiettandoli, come per magia, nel mondo dell'
invisibile,
rendendoli immortali.
? Ecco che, nel risonante silenzio

del suo essere, Palumbo ritrova se stesso nel misurato
lirismo dei suoi versi pervasi di antica conoscenza e
moderna coscienza

Gaspare Edgardo Liggeri

 

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

Appunti in forma poetica

Non ho mai perso l'abitudine di prendere appunti, pagina dopo pagina, quaderno dopo quaderno.

Appunti di lavoro sugli spettacoli, note di viaggio, riflessioni sparse sulle letture in corso, pagine di

diario, schizzi del paesaggio interiore.

Pagine che cercano di ancorare da qualche parte una intuizione ancora vaga, che fanno parte di un processo interiore in corso, o  che rispondono al bisogno di fissare l'eco di una esperienza, o di una emozione, o di orientare i passi successivi di una scrittura scenica.

A volte, per tentare di evocare qualcosa di vissuto o intuito, questi appunti hanno preso una forma “poetica”. Come se anche il suono della frase, o il suo ritmo, o le combinazioni fonetiche, potessero propiziarne il potere evocativo. Sono alcuni di questi appunti in forma poetica che qui ho raccolto.

Non credo di essermi mai messo davanti a un foglio bianco, con una matita o una penna in mano, o davanti alla tastiera di una macchina da scrivere o di un computer, con l' intento preciso di scrivere una poesia. Ma ho piuttosto estrapolato pagine dalle pagine, immagini dalle immagini, frammenti dagli appunti, schizzi da un diario. Talvolta per lasciare che fossero levigate dal tempo, dall'acqua e dall'aria, e dalle letture successive.   

Gioacchino Palumbo

 

 

 


 Gioacchino Palumbo TEATRO DEL MOLO 2  -  CATANIA (It)          | contatti |          sito by !@!